ASPIRINA DOLORE INF*8CPR 500MG

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ASPIRINA
ASPIRINA DOLORE INF*8CPR 500MG
Codice Minsan: 041962010
Casa Farmaceutica: BAYER SpA
Ogni compressa contiene: 
Principio attivo: 500 mg di acido acetilsalicilico. 
Nucleo della compressa: Silicio biossido colloidale Sodio carbonato anidro Rivestimento: Cera di carnauba Ipromellosa Zinco stearato.
Non usare in caso di ipersensibilità all’acido acetilsalicilico o ad altri salicilati o anche ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella sua formulazione. 
Adulti e ragazzi (dai 16 anni in poi)
Da 1 a 2 compresse per ciascuna dose da ripetere secondo necessità con un intervallo minimo di 4 ore. La dose massima giornaliera non deve superare le 6 compresse.

Anziani (a partire dai 65 anni)
1 compressa per ciascuna dose da ripetere secondo necessità con un intervallo minimo di 4 ore. La dose massima giornaliera non deve superare le 4 compresse. 

Popolazione pediatrica
Non usare nei bambini e nei ragazzi al di sotto dei 16 anni. 

Modalità d'utilizzo
Assumere le compresse con una giusta quantità d'acqua. 


Sono state notate diverse sostanze in grado di dar luogo ad interazioni in corso di terapia con questo farmaco: abciximab, acido acetilsalicilico, cilostazolo, clopidogrel, epoprostenolo, eptifibatide, iloprost, iloprost trometamolo, prasugrel, ticlopidina, tirofiban, ticagrelor. Tra le altre possibili combinazioni controindicate si ricordano: il Metotrexato, in particolare per la  tossicità ematologica (dovuta alla ridotta eliminazione renale di metotrexato causata dall’acido acetilsalicilico); gli Anticoagulanti orali con dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico, o con dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico e nei pazienti con anamnesi di ulcere gastroduodenali, per l'aumento del rischio di emorragia. 
Come tutti i farmaci anche Aspirina Dolore e Infiammazione comporta effetti indesiderati. Questi ultimi sono stati così classificati: 

Patologie del sangue e del sistema linfatico 
Sanguinamento e tendenza alle emorragie (epistassi, sanguinamento delle gengive, porpora, ecc.) con aumento del tempo di sanguinamento. Possono inoltre verificarsi anche emorragie intracraniche e gastrointestinali. 

Disturbi del sistema immunitario 
Reazioni di ipersensibilità, reazioni anafilattiche, asma, angioedema.

Patologie del sistema nervoso 
Cefalea, capogiro, sensazione di perdita dell’udito, tinnito, che indicano di solito un sovradosaggio. Emorragia intracranica. 

Patologie gastrointestinali 
Dolore addominale Emorragia gastrointestinale occulta o conclamata (ematemesi, melena, ecc.) con conseguente anemia da carenza di ferro. Il rischio di sanguinamento è correlato alla dose. Ulcere e perforazioni gastriche.

Patologie epatobiliari
Innalzamento degli enzimi epatici di solito reversibile con l’interruzione del trattamento, danno epatico, principalmente di natura epatocellulare.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Orticaria, eruzioni cutanee.

Disturbi generali 
Sindrome di Reye.
Il prodotto è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento. 
Se state assumendo contemporaneamente altri farmaci, controllate che essi non contengano acido acetilsalicilico, per evitare un eventuale rischio di sovradosaggio. In caso di somministrazione prolungata tenere presente che gli analgesici possono provocare lesioni renali permanenti, con conseguente rischio di insufficienza renale. Se ne sconsiglia inoltre l'uso nei pazienti con storia di sanguinamento gastrointestinale, rischio quest'ultimo che può aumentare soprattutto nei soggetti anziani. L’utilizzo di questo medicinale, inoltre, non è raccomandato durante l’allattamento e in pazienti senza anamnesi di ulcere gastro–duodenali. 
Un eventuale sovradosaggio può essere particolarmente dannoso negli anziani e in genere nella popolazione pediatrica. I sintomi più comunemente riportati sono: ronzio nelle orecchie, sensazione di perdita dell’udito, cefalea e capogiri. In caso di intossicazione più grave, invece. i sintomi includono febbre, iperventilazione, chetosi, alcalosi respiratoria, acidosi metabolica, coma, collasso cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria, grave ipoglicemia. In tutti questi casi si consiglia di recarsi presso la più vicina struttura ospedaliera per un lavaggio gastrointestinale e la somministrazione di carbone attivo o, per l'emodialisi, nei casi più gravi.